“Conosci te stesso” - Dott.ssa Carolina Fallai

“Conosci te stesso”

Secondo la Psicosintesi uno dei principali motivi della nostra infelicità è la scarsa consapevolezza di noi stessi: nella nostra vita quotidiana siamo assorbiti da mille attività esterne e pensieri e trascuriamo di guardarci dentro e analizzarci; così, tutti tesi a realizzare compiti pratici e obiettivi materiali, ci dimentichiamo di prenderci cura della nostra interiorità e finiamo per non conoscerci veramente.

Ecco perchè il percorso psicosintetico inizia sempre con una attenta fase di analisi della personalità in tutti i suoi aspetti, sia quelli consapevoli che quelli inconsci.

Nella psicoterapia è spesso usato il metodo della scrittura e del diario, perchè il processo di scrivere facilità l’introspezione e aiuta a identificare meglio i nostri pensieri e i nostri stati d’animo; inoltre l’atto di mettere su carta un’emozione diventa anche un modo per prendere un po’ le distanze da questa. La prima fase della Psicosintesi perciò consiste nell’osservare, osservare osservare il più obiettivamente possibile quello accade dentro di noi, senza cercare di cambiarlo e senza giudicarlo.

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In questo momento si comincia a illuminare il nostro mondo interiore e ci accorgiamo che nel nostro campo di coscienza albergano spesso numerose tendenze, pensieri, desideri contrastanti che il più delle volte ci rendono confusi e pieni di dubbi.

Secondo Assagioli, in fatti, uno degli errori principali che commettiamo è quello di credere di essere “tutti di un pezzo” e di possedere una personalità ben definita. Eppure, se ci osserviamo meglio, ci rendiamo conto che non è affatto così.

Quando siamo di buon umore vediamo tutto in positivo, ma basta un piccolo incidente e allora diventiamo nervosi, irritati e pensiamo tutto il contrario di quello che credevamo prima. Una mattina partiamo carichi e decidiamo di iniziare un progetto, poi un intoppo ci fa cambiare idea e già nel pomeriggio siamo scoraggiati e cominciamo a perdere fiducia nella possibilità di farcela.

La vita vissuta così è un po’ come andare in altalena: mancando un centro della personalità stabile che ci dia la direzione, noi continuiamo ad andare a seconda di come soffia il vento, assecondando i nostri mutevoli stati d’animo e le nostre contraddizioni.

Questo dimostra quanto poco siamo padroni della nostra vita e quanto in realtà siamo in balia di forze disparate che ci guidano e che non siamo in grado di dominare. Naturalmente questo modo di vivere, oltre che essere molto faticoso, ci crea instabilità, scarsa capacità di realizzare i nostri obiettivi e ci provoca un senso perenne di disagio e insoddisfazione. 

La Psicosintesi si propone proprio lo scopo di superare questo caos, questa molteplicità interiore e questi nostri conflitti creando una personalità più armonica e coerente, in cui gli opposti sono trascesi e superati in una unità superiore.

L’unità è dunque possibile. Ma rendiamoci ben conto che essa non è un punto di partenza, non è un dono gratuito; è una conquista, è l’alto premio di una lunga opera; opera faticosa, ma magnifica, varia, affascinante, feconda per noi e per gli altri, ancor prima di essere ultimata. Così io intendo la Psicosintesi.  Roberto Assagioli

Commenti

  1. ValarieEa

    01/10/2016 at 8:16 pm

    Really appreciate you sharing this article post.Really thank you! Mccoyle

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