Psicologia della donna e Psicosintesi - Dott.ssa Carolina Fallai

Psicologia della donna e Psicosintesi

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Roberto Assagioli, il padre della Psicosintesi, ci ha lasciato alcuni interessanti scritti sulle differenze psicologiche tra i due sessi e sulle relative problematiche di comunicazione e relazione.

In un articolo pubblicato nel 1968: “La psicologia della donna e la sua psicosintesi” Assagioli ha dedicato alcune pagine alla psicologia femminile.

Assagioli riteneva che la donna avesse un’inclinazione naturale, un istinto che la porta a prendersi cura degli altri e a coltivare le relazioni.

A differenza dell’uomo che avendo uno spirito più pragmatico è più predisposto a realizzarsi mediante il lavoro, lo sport, ricercando il successo sociale o comunque tramite la sua azione diretta e concreta nel mondo esterno, la donna è più riservata, introspettiva, si trova a suo agio nel mondo dei sentimenti e delle emozioni e ricerca nelle relazioni affettive la sua soddisfazione e il coronamento dei suoi sogni.

Egli descrive l’uomo come maggiormente sviluppato nel campo mentale e generalmente dotato di spirito pratico e concreto mentre la donna come più sviluppata nel campo dell’immaginazione e tendenzialmente più sensibile, intuitiva, meno razionale dell’uomo e sicuramente più passionale ed impulsiva.

Inoltre, scriveva Assagioli che mentre per l’uomo la funzione principale è di carattere sociale, per la donna l’attività più importante è generalmente nella famiglia. Essendo per natura portata alla relazione di cura verso gli altri e all’accudimento, le funzioni più naturali della donna sono quella di madre e di compagna dell’uomo.

Questa visione è ormai superata e Assagioli stesso alla fine della sua carriera ammise francamente di essere stato influenzato dai pregiudizi e dagli stereotipi prodotti dalla cultura e dal sistema sociale di appartenenza. Oggi la donna non si realizza più solo nell’ambito della famiglia e ha acquisito funzioni e ruoli sociali che un tempo erano considerati di pertinenza maschile, ma rimane pur sempre vera quella differenza di base che porta la donna a concentrare la sua attenzione nel campo delle relazioni e una sua maggior propensione per tutto ciò che è legato al mondo dei sentimenti e delle emozioni.

La donna e le sue caratteristiche positive

A proposito delle funzioni e delle qualità femminili, Assagioli ha sottolineato il grande valore delle qualità femminili, infatti così scriveva:

Grandissimo è il valore del sentimento, soprattutto di quello principale e centrale, l’amore, nelle sue manifestazioni e note superiori. Esso implica dedizione, abbandono, sacrificio per trascendere l’egoismo del piccolo io personale e separato. Il sentimento si esplica in tenerezza, bontà, pietà che hanno valore umano e sociale grandissimo.

Le qualità fondamentali e universali della femminilità venerate attraverso i secoli e attraverso le diverse culture sono certamente legate alla funzione materna che è di sicuro la funzione fondamentale della donna e anche una delle sue qualità più nobili.

Infatti nella maternità troviamo: la fecondità, la creatività, il dar vita, l’amore, la generosità, la devozione, lo spirito di spirito di sacrificio, l’istinto di protezione, il prendersi cura, l’educare.

Nelle donne primitive la maternità è considerata l’espressione più alta del loro essere; si dice che in alcune tribù selvagge la donna venga considerata come un essere dotato d’anima solo dopo aver avuto un figlio.

La maternità intesa nel suo senso più ampio oltre che essere una funzione umana è un principio cosmico: la Natura, la Madre Terra che dà vita, nutre e sostiene tutte le creature.

In tutti i popoli antichi troviamo non a caso tracce del culto della Madre: ne sono esempi in Egitto la Dea Iside, in Grecia la Dea Demetra. Nel Cristianesimo abbiamo la manifestazione più alta nel culto di Maria, la Vergine Madre.

La donna e le sue caratteristiche negative

Tuttavia, Assagioli ha anche affermato che anche le caratteristiche positive femminili, se portate all’eccesso, possono diventare persino negative.

Il principale errore che la donna compie è quello di essere troppo e solamente donna, ovvero quello di identificarsi completamente con la propria parte femminile e non sviluppare a sufficienza altri lati del carattere.

In ogni donna sono infatti presenti elementi psicologici di tipo maschile: ragione, misura, obiettività, volontà così come in ogni uomo sono presenti funzioni più femminili. Il guaio è che la donna trascura completamente di coltivare queste caratteristiche e questo la rende “psicologicamente incompleta”.

Ad esempio un tipico errore compiuto dalle donne è quello di identificarsi esclusivamente con la loro funzione materna, fino a perdere di vista altri lati della loro personalità. Quando questa funzione diventa l’unico scopo della vita della donna, possono nascere dei problemi. Ci sono donne che quando diventano madri perdono interesse in molti aspetti della loro vita e si concentrano totalmente sui figli.

Ma troppo amore verso i figli porta ad attaccamento, possessività e rende assai difficile il processo di distacco e di crescita del bambino. La donna troppo materna rischia di proteggere eccessivamente i figli, di viziarli, di renderli inadatti a fronteggiare la vita nel tentativo, più o meno consapevole, di tenerli legati a sé il più a lungo possibile. Così però rischia di vivere in maniera molto sofferta la loro necessaria ricerca di autonomia e nel peggiore dei casi anche di ostacolarli nel momento in cui vorranno andare via di casa o crearsi un loro nucleo familiare.

E’ importante che la donna, per essere una madre migliore e più completa non si faccia troppo assorbire da questo ruolo ma cerchi di mantenere altri interessi e altre attività; è fondamentale che continui a partecipare alla vita sociale, che mantenga una sua professione, che si dedichi al marito e non perda di vista il suo ruolo di moglie e compagna. Tutto questo per poter comprendere meglio i suoi figli quando diventeranno grandi e per poter instaurare con loro dei rapporti più distesi e meno conflittuali.

Nell’esplicare la sua funzione di compagna dell’uomo la donna troppo femminile rischia di svalutare qualità maschili come la volontà, la ragione, l’intelligenza e quindi di non essere in grado di comprendere e di apprezzare il proprio compagno. 

La donna emotiva spesso ama l’uomo, ma con affetto possessivo e geloso. Pur amandolo, non conosce né ammira il suo mondo, i suoi interessi, i suoi ideali. Scrive Assagioli:

“Essa tende a considerarlo un selvaggio che stringe senza pietà nella sua ruvida mano le delicate farfalle…un ragazzaccio che tende a picchiarsi con gli altri, che rischia la vita in imprese temerarie, che si trastulla con i giocattoli complicati delle sue macchine…che trascura e dimentica chi gli vuol bene per ricercare ruderi antichi, manoscritti rari o fabbricare teorie e sistemi difficili.”

A causa di questa mancanza di apertura verso il mondo maschile e a causa di una errata percezione di quelle che sono le potenzialità maschili la donna spesso si sente frustrata, incompresa, delusa dal proprio uomo e si lascia andare a lamentele che spesso sono fonte di disarmonia e conflitti nella coppia.

La donna troppo emotiva tende ad amare troppo

Uno sviluppo eccessivo della sfera emotiva e sentimentale, come approfondiremo più avanti, può danneggiare e indebolire la donna nella sfera dei rapporti affettivi, soprattutto nei confronti degli uomini, e portarla a soffrire per amore.

Quando il sentimento è eccessivo e non è controbilanciato dalla razionalità e dalla logica, tende a diventare sentimentalismo; quando l’amore è troppo può trasformarsi in una passione cieca, in una forma di ossessione che esclude tutto il resto e può portare a forme estreme di gelosia e di possessività; quando l’immaginazione è troppo sviluppata può portare la donna a perdere di vista il piano di realtà e a vivere in un mondo irreale, fantastico e idealizzato.

In effetti, ci sono alcune tipologie femminili che quando entrano in una relazione tendono a identificarsi completamente con il loro ruolo di compagne e tendono decisamente ad amare troppo. Nelle prossime pagine descriverò queste personalità femminili perchè sono convinta che certi profili risuonino familiari per molte donne, e scommetto che molte si ritroveranno in alcuni di questi comportamenti.

Commenti

  1. sofia

    02/22/2017 at 4:26 pm

    assolutamnte tutto vero :O

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