“Trasforma te stesso” - Dott.ssa Carolina Fallai

“Trasforma te stesso”

Una volta ottenuta la disidentificazione dalle subpersonalità e dalle varie parti interne il passo successivo sarà quello di iniziare a gestirle consapevolmente, controllarle e imparare ad utilizzarle sapientemente. Per spiegare questo processo Assagioli utilizzava delle metafore: l’Io, il nostro centro di coscienza, dovrebbe diventare il regista che dirige e guida le subpersonalità quasi come se queste fossero degli attori in una messa in scena teatrale, oppure dovrebbe essere il direttore d’orchestra che decide a quale parte o strumento dare il turno o dare maggiore enfasi a seconda del momento e delle circostanze.DSC_0253

Questa tappa del processo è favorita dal lavoro diretto sulla Volontà. La volontà è il braccio destro dell’io, la funzione attraverso cui l’io personale attinge energia per ottenere i suoi scopi.

Nel momento in cui ci si rende conto di avere una volontà, non siamo più in balia dei nostri stati d’animo, delle abitudini e delle nostre reazioni inconsce perché abbiamo in mano gli strumenti per gestirli; se prima ci sentivamo vittima degli eventi, adesso sappiamo che invece possiamo scegliere come reagire e come comportarci. La funzione della volontà può quindi aiutarci a liberarci da atteggiamenti e tendenze disfunzionali, trasformare noi stessi e realizzare i nostri scopi. Imparare a usare la volontà significa prendere in mano le redini della propria vita e iniziare a diventare protagonisti del nostro destino e autori del nostro cambiamento.

La ricostruzione della nuova personalità

L’ultima fase della Psicosintesi è quella della trasformazione interiore e della sintesi delle varie parti della personalità in un nuovo modo di essere. Questa fase è orientata al futuro e consiste nella costruzione di un progetto esistenziale che sia confacente ai nostri veri bisogni; il lavoro sarà orientato a scoprire le potenzialità inespresse, risvegliare i desideri, i sogni non realizzati e a trovare il modo di concretizzarli nella vita reale.

In Psicosintesi esistono anche varie tecniche attive che servono per favorire il cambiamento, una delle più importanti è quella del modello ideale, un metodo che Assagioli ha sviluppato per sfruttare il potere creativo e suggestivo dell’immaginazione ai fini dell’autotrasformazione. In pratica la tecnica consiste nell’immaginare il più vividamente possibile come ci piacerebbe diventare e quali caratteristiche vorremmo sviluppare. E’ indispensabile infatti avere chiari nella mente gli obiettivi che si vogliono raggiungere per poter mettere in moto un cambiamento. Il modello scelto dovrebbe essere attuabile e possibile e non irraggiungibile, quindi frutto di una considerazione attenta delle nostre qualità, delle nostre risorse e dei nostri limiti, altrimenti l’immaginazione si trasformerebbe in un’inutile fantasticheria e in una sterile evasione dalla realtà.

La ripetizione mentale e la visualizzazione di questa immagine, se accompagnata dalla forza del desiderio, può portare gradualmente alla manifestazione di tale immagine nella realtà, poiché, secondo le leggi della psicoenergetica: “le idee e le immagini tendono a produrre gli stati fisici e gli atti esterni ad esse corrispondenti”. 

Il momento più difficile del processo è proprio quello del passaggio dall’immaginazione alla attuazione pratica, in questo momento si incontrano sempre resistenze, paure e ostacoli. Ma è proprio la Volontà che dovrebbe intervenire per spingerci oltre, per andare al di là dei nostri limiti e superarli.

Anche se non si hanno ancora le capacità effettive di realizzare una cosa che vogliamo, bisognerebbe lo stesso tentare di farla, e agire proprio come se si avessero di già le qualità necessarie. Del resto io credo che ogni persona abbia un potenziale infinito di cui non è consapevole e ritengo che perseguendo un modello ideale di sé, e cercando costantemente di attuarlo nella vita di tutti i giorni, ciascuno di noi è in grado di raggiungere obiettivi davvero impensabili.

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